sabato 26 ottobre 2013

La valigia delle Indie

Rosario Mascia (1950-2005), “La valigia delle Indie. Londra-Brindisi-Bombay”, 144 pagine, 1985, pubbliocatop ion proprio

L’autore, pittore e giornalista di Brindisi, ha pubblicato a proprie spese, per divertimento, un libro che permette di riscoprire l’avventurosa storia , molto documentata, di una sistema di comunicazioni destinato a trasportare, a grande velocità, da Bombay a Londra e viceversa, la posta e i documenti del governo inglese dell'India. La “Valigia delle Indie” cominciò i suoi viaggi attraverso l’Italia nel 1870; partira per mare da Londra fino a Calais; il servizio continuava per ferrrovia via Parigi, Moncenisio, Torino, Bologna, Ancona, Brindisi. Da qui il piroscafo portava posta, merci e alcuni passeggeri ad Alessandria d’Egitto, attraverso il canale di Suez, aperto nel 1869, e proseguiva fino a Bombay. Il tragitto Londra-Bombay richiedeva sedici giorni. Il passaggio per l’Italia attraverso Brindisi, con trasbordo dal treno alla nave, assicurava al nostro paese e al porto di Brindisi un notevole guadagno; la “Valigia delle Indie” perse parte della propria importanza alla fine dell’Ottocento e fu soppressa nel 1914. Il libro di Rosario Mascia, che si legge come un romanzo di viaggi, svela retroscena, storie di appalti, di lungimiranza e di errori politici e aspetti avventurosi legati ad una via di comunicazione che ha rivoluzionato i rapporti fra Oriente e Occidente. Mascia ha ripercorso in automobile lo stesso percorso alcuni anni dopo.


venerdì 25 ottobre 2013

P.P.Poggio, L'ACNA e la Valle Bormida

Pier  Paolo  Poggio  (a cura di), Una  storia  ad  alto rischio.  L'Acna  e la Valle Bormida,  Edizioni  Gruppo Abele, Via Giolitti 21, 10123 Torino, tel. 011-8142715, 1996, 253 pp.,

La Valle Bormida, la cui parte meridionale si trova  in Liguria e quella settentrionale in Piemonte, fino alla confluenza della Bormida nel Tanaro ad Alessandria, è stata sede di insediamenti industriali, specialmente  chimici, fin dagli ultimi decenni dell'Ottocento. I  vari  saggi del libro ripercorrono gli eventi della protesta  degli abitanti della valle contro gli inquinamenti, l'evoluzione delle varie industrie, la bonifica dei siti inquinati. Pier Paolo Poggio è il direttore della Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, www.fondazionemicheletti.it, www.musil.brescia.it, archivio e museo di storia del lavoro, dell'industria, dell'ambiente e del'energia. 

Storia mineraria lombarda


R. Guerra, M. Tizzoni e G. Zaro, Miniere e lattine. Realtà di una storia mineraria lombarda, Comune di Milano, Settore educazione, Milano, 1994, 121 pp.

Ricostruzione delle miniere lombarde, della loro storia, del costo in vite umane, delle modificazioni ambientali e del paesaggio. Inteso a fini didattici, il libro è ricco di informazioni sulla politica ecologica di una importante attività economica della Lombardia.



A. Poggio, Breve storia dell'ambientalismo

Andrea Poggio, Ambientalismo, Editrice  Bibliografica, Viale   Vittorio   Veneto  24,  20124   Milano, 1996, 112 pp.

L'autore, che ha collaborato alla rivista  Ecologia (1971-1973), e  ha diretto poi, per  alcuni  anni,  la rivista  Nuova Ecologia, ricostruisce brevemente la storia  delle  principali  associazioni   ambientaliste italiane e di alcuni momenti di "contestazione ecologica", da Seveso (1976), ai referendum contro la caccia e i  pesticidi, alle battaglie contro il  nucleare,  fino alle  proteste e lotte dopo la catastrofe di  Chernobyl (1986).

Bigliazzi e Bigliazzi, Le macchine e il lavoro nei campi

Luciana Bigliazzi e Lucia Bigliazzi (a cura di), “Le macchine che hanno rivoluzionato il lavoro nei campi”, Accademia dei Georgofili, Logge degli Uffizi, 50100 Firenze, 2000, 109 pp.

Interessante storia dell’introduzione delle macchine in agricoltura, preparata sulla base della documentazione raccolta nella secolare Accademia dei Georgofili di Firenze. Il libro descrive macchine e motori, fra cui il motore a combustione interna inventata da Eugenio Barsanti (1821-1864) e Felice Matteucci, i cui dettagli sono stati depositati nel 1853 negli archivi della stessa Accademia. Da tale invenzione è nata l’industria automobilistica moderna. La meccanizzazione dell’agricoltura è stata davvero una grande rivoluzione tecnica e sociale.

La Martesana

Chiara Tangari (a cura di), "Cinquecento anni di Naviglio Martesana (1497-1997).. Scorrendo cinque secoli di Martesana. Bibliografia a cura di Claudio M: Tartari", Milano, Provincia di Milano, 1998, 176 pp.

Sono raccolti molti interessanti saggi che ricostruiscono la storia delle rete di canali che attraversavano Milano, confluendo nel Canale della Martesana; con la forza delle loro acque questi canali alimentavano le ruote di molte fabbriche e manifatture, all'interno della città di Milano, la cui localizzazione è stata accuratamente ricnosciuta.

E' un importante contributo alla storia delle acque "dentro" le varie città italiane, canali spesso scomparsi, trasformati in fogne o ricoperti di strade e piazze. Importante pagina anche di geografia industriale urbana.

giovedì 24 ottobre 2013

Le dispense

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Ascoltando il gran parlare di Università e di riforme mi sono sorpreso a pensare come studiavo quando all'Università ci andavo io; abbiate pazienza se parlo di cose tanto lontane ma è proprio dei vecchi fare dei confronti fra il presente e il passato. Oggi fortunatamente si studia su libri che in genere costano abbastanza poco e che spesso sono curati e belli, si utilizzano strumenti di informazione impensabili sessant'anni fa, si può accedere a testi attraverso Internet, si sa in quale biblioteca si trovano i libri che si vogliono consultare e talvolta si trovano addirittura interi trattati, anche rari, "in rete" come si suol dire.

Se mi volto indietro ricordo che la preparazione di alcuni esami venivano fatti con strumenti che oggi sembrano ridicoli; si chiamavano "dispense" --- tipici libri sommersi e ormai perduti --- perché venivano stampate a mano a mano che il corso procedeva; un docente scriveva l'argomento del corso e il relativo testo veniva tempestivamente riprodotto e reso disponibile, dispensato, appunto, a sedici pagine per volta, attraverso qualche organizzazione artigianale: poteva essere addirittura uno studente, o un gruppo di studenti, o le dispense venivano vendute da piccole librerie o, in qualche caso, da intraprendenti bidelli (come si chiamavano allora) che potevano anche consigliare a quali pagine prestare maggiormente attenzione nella preparazione dell'esame.